Unità offerta sociale

Le unità d’offerta sociale sono strutture costituite per garantire il benessere e l’inserimento sociale della persona, della famiglia e della comunità che contribuiscono a prevenire, rimuovere o ridurre situazioni di disagio dovute a condizioni economiche, psico-fisiche o sociali e rispettano i principi e dei valori della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Le unità d’offerta sociale hanno il compito di:

  • aiutare la famiglia attivando legami di solidarietà tra famiglie e gruppi sociali o con un sostegno economico
  • tutelare la maternità, garantire interventi di sostegno alla maternità e paternità e al benessere del bambino.
  • promuovere azioni a favore delle donne in difficoltà, per il sostegno delle responsabilità genitoriali e la conciliazione tra maternità e lavoro
  • tutelare i minori
  • promuovere il benessere psicofisico della persona, mantenere o ripristinare le relazioni familiari, l’inserimento o il reinserimento sociale e lavorativo delle persone in difficoltà e contrastare forme di discriminazione di ogni natura
  • promuovere l’educazione motoria anche finalizzata all’inserimento e reinserimento sociale della persona
  • favorire l’integrazione degli stranieri
  • sostenere le iniziative di supporto, promozione della socialità e di prevenzione dell’esclusione sociale.

Le strutture socio-assistenziali si possono distinguere in:

  • strutture per minori
  • strutture per disabili
  • strutture per anziani.

Requisiti soggettivi

Per svolgere l’attività è necessario possedere i requisiti previsti dalla normativa antimafia e i requisiti morali.

Per gestire un’unità d’offerta sociale devono inoltre essere soddisfatti i seguenti requisiti di onorabilità:

  • non aver riportato condanna definitiva per reati gravi in danno dello Stato o della comunità che incidono sulla moralità professionale
  • non aver riportato condanne penali per fatti imputabili all’esercizio di unità d’offerta del sistema sanitario, sociosanitarie e sociale
  • non essere incorso nell’applicazione della pena accessoria dell’interdizione da una professione o da un’arte e interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese
  • non essere sottoposto a procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione
  • non aver provocato la risoluzione dei contratti di accreditamento o convenzioni, stipulati negli ultimi dieci anni per la gestione della stessa unità d’offerta
  • altre fattispecie previste dal Decreto legislativo 12/04/2006, n. 163, art. 38.

Requisiti oggettivi

I locali dove si svolge l’attività devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale.

Devono essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività, in materia di igiene pubblica, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare.

PERCORSO GUIDATO PER PRESENTARE LA PRATICA