Come indica l’Articolo 25 del Regolamento Regionale n.4 del 2017 e successive modifiche e integrazioni, la decadenza dall’assegnazione viene disposta dal Comune o da ALER nei seguenti casi:
TABELLA SOGLIA PATRIMONIALE DI ACCESSO AGLI ALLOGGI SAP | ||
Numero componenti solo maggiorenni | Valore PSE | Soglia patrimoniale (valore in euro) |
1 persona | 1 | 22.000,00 |
2 persone | 1,57 | 23.850,00 |
3 persone | 2,04 | 26.200,00 |
4 persone | 2,46 | 28.300,00 |
5 persone | 2,85 | 30.250,00 |
6 persone | 3,20 | 32.000,00 |
Superficie utile in mq. | Componenti nucleo familiare |
45 | 1 – 2 |
60 | 3 – 4 |
75 | 5 – 6 |
95 | 7 o più |
(*) Per superficie utile si intende la superficie calpestabile dell’alloggio esclusa qualsiasi superficie Accessoria |
In caso di perdita dei requisiti di permanenza nei Servizi Abitativi Pubblici (superamento soglia economica o patrimoniale, possesso di alloggio congruo in provincia o nel raggio di 70 Km), l’Ente proprietario invia preavviso di decadenza, contestando la violazione accertata.
In caso di possesso di un alloggio congruo in provincia o nel raggio di 70 km, qualora a seguito di due ulteriori accertamenti annuali consecutivi o di un accertamento biennale, dovesse persistere la situazione riscontrata, l’Ente proprietario entro 30 giorni adotta il provvedimento di decadenza.
Gli assegnatari che hanno perso uno dei requisiti di permanenza nei Servizi Abitativi Pubblici, possono presentare istanza all’Ente proprietario per chiedere la revoca del provvedimento di decadenza, qualora si siano modificate (vengano rimosse) le condizioni contestate prima dell’esecuzione del provvedimento di decadenza.
In caso di superamento della soglia di reddito (ISEE maggiore di 35.000 €) e/o patrimoniale (oltre tre volte il massimale riportato nella tabella riferita alla soglia patrimoniale di accesso agli alloggi SAP), purché questa non superi il doppio del limite massimo, l’ente gestore invia un preavviso di decadenza e l’assegnatario entro 30 giorni deve accettare la modifica del canone che viene portato al valore massimo, pena la decadenza con la richiesta di lasciare l’alloggio. Qualora durante l’anagrafe dell’utenza o su istanza dell’assegnatario si accerti il rientro nei limiti di reddito e patrimonio, il canone viene nuovamente adeguato rispetto all’area di appartenenza. Se, invece, si accerta nuovamente il superamento delle soglie massime di permanenza l’ente gestore avvia un nuovo procedimento di decadenza con le medesime modalità precedentemente descritte (preavviso di decadenza, 30 giorni per accettare il canone d’affitto, decadenza in caso di rifiuto e non decadenza in caso di accettazione) .
In caso di superamento del doppio della soglia massima di reddito (ISEE maggiore di 70.000 €) e/o patrimonio (oltre sei volte il massimale riportato nella tabella riferita alla soglia patrimoniale di accesso agli alloggi SAP), anche al fine di verificare che non si tratti di una situazione transitoria, si avvia il medesimo procedimento descritto in precedenza, con il preavviso di decadenza e 30 giorni per accettare il nuovo canone.
Trascorso un anno, qualora si continui a superare il doppio del valore per la permanenza si procede alla richiesta di lasciare l’alloggio.
In caso di superamento del valore massimo inferiore al doppio, si adotta la stessa procedura precedentemente descritta per tali situazioni, mentre se il reddito rientra nei limiti si applica nuovamente il canone relativo all’area di appartenenza.
Tali disposizioni sul superamento dei limiti di reddito e/o patrimonio si applicano anche ad eventuali componenti del nucleo familiare subentrate all’assegnatario in seguito al decesso di quest’ultimo.
Nel caso di nuclei familiari formati da soli anziani ultrasessantacinquenni o di nuclei familiari in cui siano presenti disabili o soggetti con patologie croniche e gravemente invalidanti, il superamento della soglia di reddito (ISEE ERP superiore a 35.000 €) e/o superamento del triplo della soglia patrimoniale, non costituiscono motivo di decadenza e non determinano l’obbligo di rilascio dell’unità abitativa. In tale ipotesi il canone di locazione è determinato sulla base della condizione economica attuale dell’assegnatario, in base all’area di appartenenza.
In ogni caso, prima di adottare il provvedimento di decadenza dall’assegnazione, s’informa l’assegnatario delle irregolarità riscontrate invitandolo a presentare propri scritti o documenti entro 15 giorni, al fine di espletare il contradditorio con il soggetto interessato dal provvedimento.
Decorso tale termine, in assenza di giustificazioni plausibili che escludano quanto contestato, viene adottato il provvedimento di decadenza dall’assegnazione, con conseguente:
Il provvedimento di decadenza dall’assegnazione costituisce titolo esecutivo nei confronti dell’assegnatario e di chiunque occupi l’alloggio e non è soggetto a graduazioni o proroghe.
Allegati:
Articolo 25 del Regolamento Regionale n.4 del 2017 e successive modifiche e integrazioni
Articolo 7 del Regolamento Regionale n.4 del 2017 e successive modifiche e integrazioni