L’invito è quello di “alzharci” tutti assieme, perché quando si parla di Alzheimer la condivisione su cosa sia e l’unione su come affrontarla sono “terapie” fondamentali tanto quanto le cure.

“3SG”, l’Azienda servizi socio sanitari di Gallarate, anche quest’anno si schiera in prima linea in occasione della “Giornata mondiale Alzehimer”, giunta all’edizione numero 23. Tre gli appuntamenti inseriti nel programma di “ALZHiamoci 2016”, pensati per coinvolgere i parenti dei pazienti e per raggiungere anche chi non è direttamente coinvolto. Si parte venerdì 16 settembre con il convegno divulgativo “La Dementia Friendly Community”, si prosegue mercoledì 21 con l’open day, si termina venerdì 23 con la presentazione del libro “Visto con i tuoi occhi”. Due serate e una intera giornata dai contenuti molto diversi tra loro, proprio per andare ad abbracciare un pubblico più ampio, non necessariamente di addetti ai lavori.

In questa ottica va letta la presenza di Federico Buffa nel corso dell’ultima iniziativa: il noto giornalista di Sky, dall’alto della sua capacità unica nel raccontare storie, affiancherà l’autrice Manuela Donghi e vestirà i panni di narratore del volume firmato dalla giornalista, ispirato al vissuto dell’autrice durante la malattia della nonna.

Venerdì 16 settembre “Per una città inclusiva e un aiuto concreto ai malati e alle loro famiglie”: il sottotitolo del convengo (ore 21, sala multimediale di via Sottocorno) sulla “Dementia Friendly Community” sintetizza come meglio non si potrebbe l’obiettivo, ovvero quello di far conoscere i servizi presenti sul territorio e far sapere cosa sia possibile fare per aumentare la qualità di vita delle persone malate di Alzheimer e del loro nucleo familiare. Il progetto è stato avviato ad Abbiategrasso, città scelta per diventare la prima comunità amica delle persone con demenza in Italia. La base è un protocollo messo a punto in Gran Bretagna dell’Alzheimer’s society, che definisce un percorso finalizzato a creare una rete di cittadini consapevoli, che sappiano come rapportarsi a una persona con demenza per farla sentire a proprio agio nella sua comunità.

Interverranno Gabriella Salvini Porro (presidente della Federazione Alzhimer Italia), il professor Marco Trabucchi (ordinario di Neuropscicofarmacologia all’università Tor Vergata di Roma), Davide Zarcone (direttore della Neurologia dell’ospedale di Gallarate), Marusca Bianco (responsabile di struttura della “3SG”). A fare gli onori di casa, il presidente di “3SG” Giacomo Peroni, il sindaco Andrea Cassani, il vicesindaco e assessore alle Partecipate Moreno Carù e l’assessore ai servizi sociali Franco Liccati.

Mercoledì 21 settembre Una intera giornata di porte aperte alla struttura socio sanitaria dei Ronchi. Il “Treno della memoria” partirà alle 9.30 (fino alle 11.30) e poi alle 14 (fino alle 15). L’equipe del centro si metterà a disposizione per illustrare, durante l’esperienza del “viaggio nel treno virtuale”, le potenzialità dell’ambulatorio, fornire informazioni sui servizi (anche di natura domiciliare) e sulle modalità di attivazione (anche gratuita attraverso la misura di Rsa aperta).

Dalle 11.30 alle 13.30 “Assaggiamo le terapie non farmacologiche: tre laboratori per sperimentarsi”. Lo psicologo e l’educatore proporranno un assaggio di stimolazione cognitiva di gruppo riguardante tre differenti funzioni neuropsicologiche.

Dalle 14 alle 16 “Rilassamento e stimolazione sensoriale: un viaggio nelle proprie emozioni”. Infine dalle 16 alle 18 “Alzheimer cafè: rispecchiamoci nell’altro”.

Venerdì 23 settembre “Visto con i tuoi occhi” è il libro della giornalista e conduttrice radiofonica Manuela Donghi. Un toccante racconto attraverso lo sguardo di una adolescente (il suo) del viaggio nel mondo parallelo di malati di Alzheimer, quello compiuto dalla nonna dell’autrice. Manuela Donghi sarà affiancata da Federico Buffa, lo straordinario “raccontastorie” che per l’occasione si allontanerà dalle sue “storie sportive” per prestare la sua voce (unica), la sua dialettica (straordinaria) e la sua interpretazione (un autentico marchio di fabbrica) alla causa dell’associazione amici “Centro Dino Ferrari”, cui viene devoluto parte del ricavato della vendita del romanzo.